Nuovi illeciti endofamiliari tra coniugi







Gli illeciti endofamiliari tra coniugi ( vi sono anche quelli tra genitori e figli), sono quelle condotte poste in essere da un coniuge nei confronti dell’altro, in violazione dei doveri contenuti nell’art. 143 del codice civile, lesivi dei diritti fondamentali della persona, cioè della dignità, dell’onore, della reputazione, nonché della integrità psico-fisica.


Come noto, tra questi doveri vi è quello di fedeltà, nozione elaborata nel tempo, quanto al suo contenuto, dalla giurisprudenza, e che tutt’ora vede in continua evoluzione il suo ambito di applicazione, alla luce soprattutto dei numerosi cambiamenti sociali, dei nuovi modelli familiari che vanno ad affermarsi, e dell’utilizzo di strumenti digitali che possono facilitare conoscenze ed avventure extraconiugali.


Innovativa è la sentenza della Corte di Cassazione n. 9384 del 16.04.2018 con la quale viene affermato il principio secondo cui navigare in rete in cerca di relazioni extraconiugali costituisce un’ipotesi di violazione del dovere di fedeltà, e dunque tale da giustificare l’abbandono del tetto coniugale.


Nello specifico la Suprema Corte ha respinto il ricorso del marito che chiedeva l’addebito della separazione per la moglie che aveva abbandonato il tetto coniugale dopo aver scoperto che il coniuge era intento tramite internet alla ricerca di relazioni con altre donne.


Secondo gli Ermellini, dunque, tale condotta sebbene non concretizzi (ancora) un tradimento concreto, viene valutata come condotta “oggettivamente idonea a compromettere la fiducia tra i coniugi e a provocare l’insorgere della crisi matrimoniale all’origine della separazione”.