Si è concluso con un “patteggiamento” il procedimento aperto dalla Procura Federale FIGC nei confronti della U.C. Sampdoria S.p.A. e del suo Presidente Massimo Ferrero per le dichiarazioni rilasciate da quest’ultimo al termine della partita Sampdoria-Genoa giocata il 7 aprile 2018.


Si ricorda, infatti, che il Sig. Ferrero dopo la conclusione dell’incontro, ha rilasciato un’intervista nel corso della quale ha testualmente affermato: «Abbiamo sprecato un'occasione importante, peccato. Ma c'è una cosa che non mi va giù: la porta è come una donna, va penetrata, non discussa».

La frase ha immediatamente suscitato l’indignazione di tutto il movimento calcistico oltre che di svariati settori della società civile e di molteplici associazioni a tutela delle donne.

Anche la presidente di Assist - Associazione Nazionale Atlete, ha esplicitato la propria condanna chiedendo pubbliche scuse e l’intervento della Procura Federale della FIGC, intervento che non si è fatto attendere tant’è che è stato aperto il procedimento n. 1149 pf 17/18.

Una volta ricevuta la comunicazione della Procura Federale relativa al provvedimento di chiusura delle indagini, con il quale veniva contestata al Sig. Ferrero la violazione dell’art. 1 bis, comma 1, nonché dell’art. 11, comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva ed alla U.C. Sampdoria S.p.a. una responsabilità diretta ex artt. 4, comma 1, e 11, comma 4 del Codice di Giustizia Sportiva, il Presidente Ferrero, in proprio e nella qualità di legale rappresentante della società ha chiesto, ai sensi dell’art. 32 sexies del Codice di Giustizia Sportiva, l’applicazione della sanzione dell’inibizione di giorni 15 per sé e dell’ammenda pari ad Euro 5.000,00 per la società rappresentata.


Tale richiesta ha trovato l’accordo della Procura Federale sicché, in assenza di osservazioni, la FIGC ha reso noto l’accordo con il Comunicato Ufficiale reperibile al seguente link.